Gli effetti di Lucca Comics & Games sulla gente

Terminata domenica 3 novembre, Lucca Comics & Games continua a far parlare di sé.

Superati i 270.000 biglietti venduti, il festival toscano supera analoghi illustri come Angoulême e il San Diego Comic-Con.
Una crescita costante che anno dopo anno batte ogni record nonostante non siano mancate polemiche e ovviamente la pioggia!

Chi ci è stato parla di file interminabili agli stand e di volumi in tiratura limitata venduti in poche ore.
Il pubblico, la gente, i consumatori, sembrano ormai abituati a comprare solo al Lucca Comics & Games. I numeri lo dicono.

Abbiamo analizzato il fenomeno sui social e siamo stati in grado di determinare almeno 4 categorie di consumatori:

1- Il Collezionista


Il collezionista è quasi sempre uno Sketch Hunter, ovvero un cacciatore di disegnatori che vendono i propri disegni o omaggiano il cliente con un disegnino sull’albo acquistato.
Sono una categoria in via d’estinzione, perché gli appassionati di lungo periodo, quelli che sanno cosa comprano e conoscono gli autori ai quali chiedono il disegno, sono sempre meno.
Il collezionista vive in eterno contrasto con se stesso. Vuole ogni cosa in ogni edizione possibile ed immaginabile, è disposto a pagare somme anche importanti per ottenere lo sketch MA si lamenta se i prezzi sono alti…
Su facebook è facile imbattersi in discussioni su questo argomento che coinvolgono autori e collezionisti, di seguito riportiamo una dichiarazione che fa intendere la situazione:

i Collezionisti di fumetti che si lamentano delle troppe uscite variant/limited sono come i drogati che si lamentano della troppa droga.
capite che non ha senso?
Il collezionista colleziona perché è in fissa, ma
il collezionista VERO ha anche le facoltà mentali per capire se questo o quel prodotto vale la pena collezionarlo, e se ne frega relativamente del prezzo perché sa che collezionare un determinato prodotto rientra nelle sue priorità, e quindi lo mette in conto nelle sue spese.
Nel periodo di magra risparmia, in altri periodi si può concedere anche una tavola originale del suo disegnatore preferito.
Poi c’è il maniaco compulsivo che vorrebbe tutto solo per poter dire “ce l’ho”, ma che poi sfoga la sua rabbia lamentandosi del sistema che sfrutta i poveri compratori come lui.
Poi ci sono le persone che sono convinte di essere collezionisti solo perché comprano tutti i mesi (magari anche da sempre) il loro fumetto preferito in edicola, e ritengono di essere sfruttati perché le storie non sono più quelle di una volta, i primi cento erano meglio e bla bla bla.
ecco, magari siete solo abitudinari…
Poi ci sono quelli che sono realmente abitudinari (che non è dispregiativo), comprano ordinariamente e mensilmente il numero in edicola (magari dal primo numero), lo leggono, fanno spallucce se non piace, lo apprezzano se piace e lo ripongono nella loro libreria senza rompere il cazzo a nessuno.
….ma poi lasciatemi dire una cosa che potrà essere estremamente disturbante:
non per farvi i conti in tasca, ma con meno di 4 euro al mese so bravi tutti ad essere collezionisti.

2- L’Ansioso

Pareri? Chiedere pareri su Batman Il Lungo Halloween, capolavoro di Jeph Loeb e Tim Sale è consentito dalla legge? Cosa spinge una persona ad effettuare l’acquisto di un fumetto che non conosce e del quale non ha mai sentito parlare? Cosa lo spinge a chiedere pareri ad estranei anziché leggerlo e formarsene uno proprio?

L’ansia. La risposta è l’ansia. L’ansia di non sentirsi parte di un gruppo. Acquistare per poter avere qualcosa di cui chattare con persone che adorano sentirsi chiamate in causa. Le nuove frontiere dell’amicizia virtuale.

3- L’Indifferente

L’indifferente è quel consumatore che se ne frega della collezione, se ne frega dell’edizione, se ne frega del disegno, lui vuol solo sapere come continua una storia che sta seguendo. Spesso compra fumetti seriali senza considerare la sequenzialità dei volumi. Inizia da un volume qualsiasi perché magari i precedenti li ha letti su scan o li ha “visti” nell’anime. Questo consumatore è giovane e legge manga ma non disdegna i comics. Non gli interessa completare la serie. Non gli serve informarsi. Sembra quasi capitato per caso in una fiera. Compra perché ha qualche soldo da spendere e se gli chiedi perché ha scelto di leggere un fumetto piuttosto che un altro ti risponde alzando le spalle…

4- L’affarista

 

TEX L’INESORABILE ed Speciale Lucca più disegno originale (dedicato) di Claudio Villa a 500,00€ più 5,00€ di spese di spedizione (almeno un corriere privato da 10,00€, no?). Volume venduto a 69,00€ prezzo di copertina, esaurito dopo poche ore che dopo meno di mezza giornata è già online su eBay.

C’è poco da aggiungere.

 

Terminiamo questa breve lista di “tipi speciali” che frequentano il Lucca Comics togliendoci un sassolino dalla scarpa in quanto librai che vendono online e che sono soggetti a feedback la cui genesi è oggetto di ricerca all’università di Springfield. Come abbiano fatto, queste persone tanto attente ai tempi di spedizione e consegna, ai metodi di pagamento, alle condizioni dei libri che ricevono ad essere fregate da un tipo qualunque che gli ha affittato appartamenti inesistenti a Lucca per il Lucca Comics & Games, ottenendo un acconto in denaro non rimborsabile né rintracciabile rimane un mistero….

Oppure siamo noi fumettari a non aver ancora capito con chi abbiamo a che fare… Eppure il payoff dell’edizione 2019 di Lucca è #becominghuman qualcosa vorrà pur dire…

 

 

 

 

 

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