18app: registro delle vendite

Chi di voi aderisce alla 18app per ricevere i pagamenti in buoni avrà forse notato che da quest’anno è necessario compilare, per ogni fattura inviata, il registro vendite.

In sostanza, per ogni buono sarà necessario indicare cosa è stato pagato con quel buono. Notate che questo è relativo solo ai buoni creati nel 2020 (quindi se per caso ne avete ancora alcuni da fatturare relativi al 2019, per quelli non si applica questa procedura).

I dettagli sono sul documento ufficiale: https://www.18app.italia.it/EsercenteWeb/assets/Linee_Guida_Fatturazione-pdf.pdf

Tutta la procedura rimane sostanzialmente invariata fino alla fatturazione e all’invio della fattura, quindi il metodo che avete sempre usato non dovrà subire alcuna modifica. C’è però un passaggio aggiuntivo da effettuare: dovete collegarvi al sito https://18app.consap.it/ accedendo con le credenziali apposite (attenzione: sono diverse da quelle con cui accedete al sito 18app, che sono quelle dell’Agenzia delle Entrate: dovete accedere con la Partita IVA come userid e il vostro codice esercente – quello che usate per validare i buoni – come password: ovviamente al primo accesso vi consiglio di modificare la password).

Su questo sito vedrete l’elenco delle fatture spedite (con lo stato del pagamento e altre informazioni). Su quelle in stato “accettata da compilare con registro vendite” (se volete potete filtrare la lista solo su queste ultime) dovrete cliccare per far aprire una schermata che vi mostrerà l’elenco dei buoni inseriti in quella fattura e per ciascuno avrete un bottone che aprirà un’ulteriore schermata per compilare il registro vendite.

La compilazione richiede questi dati (copio dalle istruzioni presenti sul documento ufficiale):

  • Codice Articolo: codice che identifica il bene nel tuo inventario
  • Categoria del bene: Categoria selezionabile dal menù a tendina
  • Prezzo: prezzo del singolo bene venduto
  • Descrizione: informazioni di dettaglio sul bene venduto
  • Tipo Documento fiscale: si tratta del “documento” che hai rilasciato all’acquirente al momento della vendita, selezionabile dal menù a tendina
  • Numero documento fiscale
  • Data del documento fiscale
  • Cambi: in caso di sostituzione del bene seleziona “SI” e compila i campi che si aprono con i dati relativi al nuovo bene ceduto

Non mi occuperò del discorso cambi ma c’è da notare che occorre indicare il documento fiscale rilasciato all’utilizzatore del buono (lo scontrino, quindi occorrerà annotarlo) e gli articoli venduti. La scelta del tipo di documento è varia: scontrino (e ok), ricevuta (non so a chi si riferisca sinceramente), fattura (probabile che alcuni on line preferiscano questa modalità ma direi che è un caso molto raro) o esente (immagino che alcune edicole, se hanno la 18app, possano usare questa così come chi fa e-commerce istituzionalmente e quindi può non fare gli scontrini ma usa la registrazione diretta dei corrispettivi entro le 24 ore). Occhio ai vostri codici ATECO e chiedete sempre al vostro commercialista nel dubbio.

Sul codice articolo: se non usate un sistema vostro basterà copiare l’ISBN. Sulla descrizione occorrerà indicare tipologia (cartaceo, per lo più), titolo, autore, casa editrice e ISBN o EAN.

Immagino non verranno effettuati controlli incrociati perché nessuno (o quasi) ha necessità di gestire un magazzino analitico (ovvero di indicare in contabilità ordinaria tutti i singoli movimenti di magazzino) ma occorrerò certo stare più attenti all’uso che i ragazzi fanno del buono, come immagino tutti avrete senza dubbio fatto negli anni scorsi.

Ultimo commento: dicono che occorrano 2-3 giorni per vedere la fattura passare da “in elaborazione” allo stato in cui potete inserire i dati. Qui ne abbiamo visto passare anche 5 quindi armatevi di pazienza.

Buon lavoro a tutti.

Piermaria Maraziti 

titolare del negozio online HoVistoCose.it

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